Montepescali
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Montepescali è una frazione del comune di Grosseto, con circa 300 abitanti ,situata sulla cima di una collina all'estremità settentrionale del territorio comunale, in un'area collinare a cavallo tra la Valle dell'Ombrone, la Maremma e le Colline Metallifere grossetane. Il luogo, per lo scenografico panorama che vi si può ammirare su tutta la fascia costiera e l'Arcipelago Toscano, sino alla Corsica, è denominato anche "Terrazzo o Balcone della Maremma".
Il centro sorse in epoca altomedioevale come feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del Quattrocento che lo elevò a Libero Comune.
Entrato a far parte del Granducato di Toscana, nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi.
Da sempre centro agricolo, i suoi abitanti scendevano nella piana sottostante per lavorare a giornata nelle vicine tenute e fattorie. Vasti oliveti e vigneti drappeggiano il colle a simbolo di una produzione vinicola e olearia di un certo prestigio.
Il centro sorse in epoca altomedioevale come feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del Quattrocento che lo elevò a Libero Comune.
Entrato a far parte del Granducato di Toscana, nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi.
Da sempre centro agricolo, i suoi abitanti scendevano nella piana sottostante per lavorare a giornata nelle vicine tenute e fattorie. Vasti oliveti e vigneti drappeggiano il colle a simbolo di una produzione vinicola e olearia di un certo prestigio.
le Mura e la Torre del Belvedere
La Torre del Belvedere è una torre situata lungo la sponda occidentale delle Mura di Montepescali, nel territorio comunale di Grosseto. La sua ubicazione è nei pressi di Porta Vecchia, addossata al lato esterno del circuito murario. La torre fu costruita in epoca medievale, quando si doveva caratterizzare per la sezione di forma quadrangolare. La struttura fortificata svolgeva fin dalle origini funzioni di avvistamento, di difesa ed offesa. In epoca rinascimentale, la torre subì interventi di riqualificazione, nell'ambito del rafforzamento del sistema difensivo del borgo di Montepescali, che culminò con la realizzazione dell'imponente baluardo a tre punte all'estremità meridionale della cerchia muraria. A seguito di tale intervento, la torre fu parzialmente modificata, pur continuando a mantenere l'aspetto fortificato e a svolgere le originarie funzioni. Da allora, la Torre del Belvedere ha mantenuto pressoché intatto il suo aspetto. La Torre del Belvedere si presenta a sezione semicircolare, addossata sul lato interno a quello esterno del perimetro delle Mura di Montepescali. Situata lungo la sponda occidentale delle mura, poco oltre Porta Vecchia, la torre si caratterizza per strutture murarie interamente rivestite in pietra, con un basamento a scarpa che discende verso il basso, adattandosi all'orografia del terreno su cui sorge; in passato vi era anche una cannoniera. Le originarie funzioni di difesa ed offesa sono ravvisabili nella feritoia ancora presente, mentre la parte sommitale includeva la terrazza da dove venivano svolte le funzioni di avvistamento.
il Cassero Senese con la Torre dell'Orologio
Il Cassero Senese di Montepescali è uno degli storici edifici dell'omonima località del comune di Grosseto.
Il complesso, comprendente anche la Torre dell'Orologio, fu costruito quasi certamente nel corso dell'XI secolo, svolgendo originariamente funzioni religiose. La struttura nacque, infatti, come convento che includeva anche la chiesa di Santa Cecilia; la torre era, all'epoca, adibita a campanile.
Nel corso del XII secolo il complesso conventuale fu soppresso e trasformato nella Rocca aldobrandesca di Montepescali, che divenne la sede del feudo controllato dalla famiglia Aldobrandeschi.
Nel Trecento, il passaggio di Montepescali alla Repubblica di Siena portò alla trasformazione della rocca nel cosiddetto Cassero Senese, che successivamente venne ristrutturato per ospitare il locale Palazzo di Giustizia: la realizzazione del cassero comportò anche la soppressione della chiesa che vi sorgeva.
Perso lo status di Libero Comune, il borgo vide una graduale dismissione dei palazzi pubblici, che furono gradualmente venduti ai privati e trasformati in edifici abitativi: tale destino fu seguito anche dal cassero.
Il Cassero Senese di Montepescali, affacciato su Piazza del Cassero, si presenta come un complesso costituito da un palazzo a pianta rettangolare, al cui lato destro è addossata la Torre dell'Orologio.
L'edificio che ospitò il Palazzo di Giustizia ha subito profonde modifiche hanno alterato gran parte degli elementi stilistici, pur potendo intuire dall'articolazione del complesso le primitive funzioni di complesso religioso.
La Torre dell'Orologio, a pianta quadrata, con strutture murarie rivestite in pietra, si eleva ben oltre il tetto del palazzo. Nella parte alta è collocato un orologio, risalente alla seconda metà dell'Ottocento, che ha sostituito quello originario perduto durante la battaglia del 1555 tra Fiorentini e Senesi per il controllo di Montepescali: l'antico orologio è conservato nel Museo d'Arte e Storia di Ginevra.
Al di sopra, vi è una piccola apertura ad arcotondo rivestito in laterizi, mentre sugli altri lati si aprono più ampie monofore, sempre ad arco tondo.
La parte alta, non perfettamente conservata, presenta alcuni resti di merli che testimoniano l'esistenza di una merlatura sommitale nei secoli scorsi.
la Chiesa di San Niccolo'
La chiesa fu costruita nel corso dell'XI secolo ma, nel corso delle epoche successive, ha subito diversi interventi che hanno in parte modificato l'originario aspetto.
Una prima ristrutturazione avvenne già entro la metà del Trecento, a seguito di un crollo di alcune parti in muratura; in questo periodo furono rifatti quasi completamente il fianco destro e una parte della facciata. Di epoca successiva risulta essere anche l'aggiunta della sagrestia.
L'edificio religioso, dopo aver svolto per un lunghissimo periodo di tempo le funzioni di pieve, andò incontro, verso la fine del Settecento, ad un nuovo periodo di degrado. Fortunatamente, durante il secolo scorso, una serie di attenti restauri hanno permesso di riportare la chiesa agli antichi splendori, recuperando anche le opere d'arte conservate al suo interno.
La chiesa di San Niccolò a Montepescali si presenta, nel complesso, in stile romanico, con le strutture murarie esterne completamente rivestite in pietra.
La semplice facciata a capanna presenta i segni delle varie fasi di costruzione e ristrutturazione; agli ultimi interventi risalgono sia il portale architravato con arco a tutto sesto in travertino, che il rosone che si apre nella parte alta.
Il lato destro della facciata prosegue, senza soluzioni di continuità, lungo il campanile a sezione quadrata, culminante con 4 piccole guglie angolari.
L'interno della chiesa, a navata unica, conserva numerose opere d'arte, tra le quali spicca un importante ciclo di affreschi di scuola senese datati 1389, attribuiti alla scuola di Bartolo di Fredi. Numerose sono, inoltre, le tracce e i frammenti di affreschi di scuola senese del Trecento sparsi nella chiesa, che raffigurano prevalentemente santi e scene della loro vita.
Di pregevole fattura sono anche il Crocifisso ligneo collocato sopra l'altare, un'acquasantiera realizzata con materiali di recupero in epoca seicentesca e il coevo tabernacolo marmoreo a forma di tempio collocato dietro l'altare.
In tempi recenti vi è stata posta anche una grande tavola rinascimentale (proveniente della chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo) del pittore Matteo di Giovanni di scuola senese del XV secolo, raffigurante la Madonna in trono con angeli e santi, dove compare anche la figura di san Guglielmo di Malavalle fondatore dell'Ordine dei Guglielmiti e dell'Eremo di Malavalle.
la Chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo
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